Revisione del testo: tre regole salva - esordiente
“Un indizio è un indizio, due indizi sono una coincidenza, ma tre indizi fanno una prova.”
Già dalle prime righe di un romanzo un editore o un agente letterario è in grado di capire se ha di fronte il testo un esordiente totale, digiuno del mondo editoriale, o un autore che già sa come muovere almeno i primi passi. Quando sentono pronunciare queste parole, moltissimi autori esordienti storcono il naso. Se non siete tra questi…potete proseguire nella lettura.
Esistono tre semplici indicatori. Quali?
Il primo riguarda il modo di presentare il testo, ovvero l’impaginazione.
Ne ho elencate le sei regole base nel relativo articolo.
Il secondo riguarda le famigerate D eufoniche. Ogni autore non alle prime armi sa che, nella narrativa moderna, ormai le D eufoniche vanno epurate dal testo. Unica eccezione concessa, la d eufonica nella locuzione ‘ad esempio’. Prendete in mano un qualsiasi testo per sincerarvi di questa (ormai) consolidata prassi editoriale.
Il terzo riguarda la E’ contro la È. Moltissimi esordienti utilizzano la prima (E maiuscola apostrofata) nonostante si tratti di un errore, perché non sono capaci di inserire la seconda (E accentata) con Word. Se fate attenzione, vi accorgerete di quest’errore anche su volantini pubblicitari e articoli, a volte persino su alcune riviste. Ma uno scrittore deve conoscere il programma di videoscrittura che usa e la risposta “non sono capace” non è ammessa quando parliamo di errori di ortografia.
Ma quindi come si fa?
Ve lo spiego in due semplici passi.
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Lì troverete quel che cercate… e tanto altro che potrà esservi utile.