Greta Cerretti

Impaginazione del testo: sei regole fondamentali

In vestimentis non est sapientia mentis

Quando si partecipa a un premio letterario, come ad esempio il Premio Calvino oppure Io Scrittore, nel regolamento viene esplicitamente richiesto di rispettare precise regole di impaginazione.

Ti sei mai chiesto perché?

Perché ricevere un testo ben impaginato, che rispetti le norme redazionali di base, predispone favorevolmente il lettore. Perché il fattore “leggibilità” non può essere considerato secondario da chi desidera lavorare nel mondo editoriale, così come non possiamo aspettarci che altri abbiano voglia di compiere sul nostro file delle operazioni che noi stessi, nel proporlo, non abbiamo compiuto.

Quali sono queste operazioni? Sono poche, semplici, eppure vi assicuro che fanno la differenza quando un agente letterario, una casa editrice o un semplice un beta reader si appresta a iniziare la lettura del vostro romanzo.

Bandite i caratteri astrusi, le grandezze minimaliste o gigantesche, fate pace con l’interlinea e sposate il testo giustificato. Tutte queste operazioni vanno compiute ben prima di entrare nel merito dell’ortografia, della grammatica, dello stile, della trama.

Aprite il vostro file e compiete le seguenti sei azioni prima di mandare a un qualsiasi professionista del settore la vostra opera:

1 – Salvate il testo in un formato leggibile e compatibile con la maggior parte di programmi di videoscrittura

2 – Nominate il testo con il titolo dell’opera (utilizzando anche le maiuscole dove servono) e se non diversamente esplicitato anche il vostro nome e cognome

3 – Impostate un carattere tipografico (Courier new, Times New Romans)

4 – Impostate una grandezza di carattere 12

5 – Giustificate il testo

6 – Utilizzate interlinea 1,5

In questo modo dimostrerete di avere riguardo nei confronti della persona che vi legge e conoscenza del mondo editoriale.

Se l’abito non fa il monaco, di sicuro quando il monaco si presenta ben vestito ha maggiori chance di essere preso in considerazione!

 

Articolo di Greta Cerretti

Leggo perché non so volare

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